La pandemia di CoViD-19 ha causato un improvviso aumento della domanda e di prodotti disinfettanti per le mani. Aumentano le preoccupazioni per quanto riguarda la qualità di tali prodotti, poiché la tutela dei consumatori è una priorità in tutto il mondo.
Analizziamo qui il contenuto etanolico di sette gel disinfettanti per le mani (due biocidi e cinque cosmetici) disponibili sul mercato italiano, utilizzando la gascromatografia. L’OMS raccomanda che i prodotti che contengano etanolo dovrebbe avere il 60-95% (vol./vol.) alc. Quattro dei gel per le mani testati hanno un contenuto etanolico compreso nell’intervallo raccomandato, mentre tre prodotti (tutti i cosmetici) contengono <60% (vol./vol.), Ovvero 52,1% (wt./wt.), Etanolo.
Il prodotto con il più basso contenuto alcolico ha 37,1% in peso/peso di etanolo. Il metanolo non si trova in nessuno dei disinfettanti per le mani. Dimostriamo, inoltre, che i prodotti con il più alto contenuto di etanolo hanno generalmente una maggiore attività antibatterica.
In conclusione, tutti i prodotti testati sono conformi alle normative UE, in quanto i tre prodotti “scadenti” sono classificati come cosmetici, il cui scopo è detergere e non disinfettare. Tuttavia, se tali detergenti per le mani fossero usati in modo inappropriato come disinfettanti per le mani, potrebbero essere inefficaci. Pertanto, la sicurezza dei consumatori dipende dalla consapevolezza e dalla capacità di distinguere tra gel per le mani biocidi e cosmetici.
I risultati ottenuti potrebbero sensibilizzare la comunità scientifica, le agenzie sanitarie e in ultima analisi i consumatori verso i rischi derivanti dall’utilizzo di disinfettanti per le mani con concentrazioni alcoliche non sufficienti. Se i consumatori scelgono il prodotto sbagliato, la salute pubblica può essere compromessa dall’uso inappropriato di gel cosmetici “a basso dosaggio” come disinfettanti, in particolare durante il periodo della pandemia CoViD-19.
AAPS PharmSciTech (2020), Ahead of Print