Abbiamo già detto che possiamo considerare la struttura di un profumo come una piramide, con una testa, un cuore e un fondo. Queste tre parti si differenziano per la diversa volatilità delle note olfattive che le compongono: sentiremo quindi prima le note di testa, poi di cuore e infine di fondo.

A seconda di come sono le proporzioni tra le note olfattive e di quali materie prime sono composte, possiamo classificare i profumi in diverse famiglie olfattive. Anche questa è una classificazione molto scolastica, ma utile per dare un ordine generale e avere un vocabolario comune, soprattutto tra tecnici della profumeria.

Ci sono ovviamente tutte le “licenze poetiche” del caso, soprattutto quando parliamo di profumeria artistica (o profumeria di nicchia, caratterizzata da produzioni limitate, dall’uso di materie prime ricercate e non necessariamente che seguono la moda).

Le famiglie olfattive: gli agrumati o esperidici

Le famiglie olfattive principali sono sette. Alcune sono identificate dalle note olfattive che le caratterizzano. Tra queste abbiamo la famiglia olfattiva degli agrumati detti anche esperidici, caratterizzati dall’avere una grande percentuale di oli essenziali di agrumi tra le note di testa.

Un esempio classico è la colonia tradizionale italiana, che spesso presenta un’apertura brillante con essenze di bergamotto, limone e arancia. Un altro esempio è Eau d’Orange Verte di Hermès, che è un esempio iconico di come l’uso delle note agrumate possa conferire freschezza e vitalità a una composizione.

I floreali: soliflore o bouquet

Avremo poi i floreali, che dopo qualche minuto si aprono in un cuore caratterizzato dalla massiccia presenza di note fiorite. Se il bouquet gira tutto intorno a un solo fiore, come la rosa in Paris di Yves Saint Laurent, o il mughetto in Diorissimo di Dior, parliamo di soliflore. Se, invece, il cuore presenta molti fiori diversi, parleremo di fiorito bouquet.

Un esempio di quest’ultimo è Flowerbomb di Viktor & Rolf, che utilizza una complessa miscela di note fiorite come gelsomino, rosa e orchidea per creare una fragranza avvolgente e opulenta.

I legnosi

Sempre caratterizzati dalla prevalenza delle loro note olfattive, abbiamo i profumi legnosi: questi hanno nel fondo note di vetiver, legno di sandalo, legno di cedro o patchouli, o altri sentori legnosi.

Ad esempio, Terre d’Hermès è celebre per il suo fondo terroso e legnoso, arricchito da una base di vetiver che conferisce profondità e carattere alla fragranza.

I cuoiati

Infine, abbiamo la famiglia olfattiva più difficile da indossare: i cuoiati. Nelle note di fondo presentano sentori di cuoio, più animale o più dolce a seconda della visione del profumiere. Un esempio emblematico è Cuir de Russie di Chanel, che combina note di cuoio affumicato con accenti floreali per un effetto sofisticato e ricercato.

Abbiamo poi tre famiglie olfattive che si identificano invece per l’accordo olfattivo (come in musica un accordo musicale è un insieme di note musicali con un determinato equilibrio, lo stesso è un accordo in profumeria: l’equilibrio di più note olfattive. Alcune note olfattive messe insieme regalano un profumo diverso dalle note singole: questo accade per esempio creando l’accordo di fico o di fragola, marino o ozonico) che contengono. Questi sono gli orientali, i chypre e i fougère.

Le sottofamiglie

Le note o gli accordi principali ci aiutano a incasellare le varie fragranze nelle diverse famiglie olfattive. Ma ci sono sicuramente anche altre sfumature che si fanno sentire chiaramente: ecco che considerando queste ultime sfumature, potremmo avere una ulteriore suddivisione in sottofamiglie. Avremo quindi, per esempio, i fioriti legnosi, gli orientali fioriti, i legnosi cuoiati e così via. Un esempio di una sottofamiglia è il profumo agrumato legnoso, che combina la freschezza delle note agrumate con la profondità delle note legnose, come Eau de Cedrat de L’Occitane, che unisce la freschezza del cedro con un fondo legnoso.

Altre sottofamiglie includono agrumato verde, caratterizzato da note erbacee e fresche; fruttato floreale, che unisce la dolcezza delle note fruttate con la delicatezza delle note floreali, come in La Vie Est Belle di Lancôme, che combina pera e fiori d’arancio; acquatico aromatico, che evoca il profumo del mare e della brezza marina, come in Aqua di Giò di Giorgio Armani.

Esempi di sottofamiglie sono: agrumato, verde, fruttato, floreale, legnoso, cipriato, acquatico, ambrato, aromatico, aldeidico, muschiato, speziato, cuoiato, animale, gourmand.

Ogni sottofamiglia aggiunge una dimensione ulteriore, permettendo di descrivere in modo ancora più preciso la complessità delle fragranze moderne.