L’uso del ginseng come tonico per mantenere un corpo e una mente sani affonda le radici in tempi antichi. La pianta è infatti rinomata per tre componenti bioattivi principali (ginsenosidi, polisaccaridi e gintonina) e per altri costituenti minori, come i polifenoli.

Le azioni biologiche primarie dei ginsenosidi sono l’attività antiossidante non mediata da recettori e l’azione antinfiammatoria. I polisaccaridi, compresi i polisaccaridi acidi, vantano, invece, capacità di rafforzamento del sistema immunitario.

La gintonina è un complesso glicolipoproteico, che si differenzia da ginsenosidi e polisaccaridi del ginseng nelle proprietà fisicochimiche. I principi attivi chiave della gintonina sono gli acidi lisofosfatidici (LPA), ligandi per i recettori LPA accoppiati alle proteine G, la cui attivazione determina diversi effetti biologici, inclusi quelli sui sistemi nervoso e non nervoso.

Peculiarità emergenti del ginseng: la review

Oltre all’utilizzo negli alimenti funzionali, il ginseng e i suoi sottoprodotti sono impiegati anche come ingredienti nello sviluppo di cosmetici: dai tonici, ai prodotti antiage, al trattamento delle problematiche dermatologiche.

Non è ancora del tutto chiaro, tuttavia, quale componente contribuisca direttamente alla salute della pelle e/o concorra a prevenirne l‘invecchiamento.

Il presente lavoro, pubblicato sul Journal of Ginseng Research, offre una panoramica sui recenti studi in vitro e in vivo che coinvolgono estratti e sottoprodotti del ginseng per formulazioni skincare, discutendo le prove emergenti che ne indicano i costituenti come nuovi candidati per applicazioni che vanno dai cosmetici antiage al trattamento di dermatite atopica, cicatrici ipertrofiche e cheloidi.

Nello specifico, la review si apre con un focus sulle cause primarie dell’invecchiamento e dei danni cutanei. Sono poi chiariti i meccanismi alla base dei benefici dei costituenti e dei sottoprodotti del ginseng per la salute della pelle.

La revisione sottolinea, inoltre, come i componenti del ginseng, in primis la gintonina, possano fornire un valido contributo in caso di problematiche dermatologiche, quando usati come ingrediente supplementare. Da ultimo, propone una nuova combinazione in prodotti beauty contenenti sia ginsenosidi che gintonina.

Opportunità e sfide future

Numerose ricerche in vitro e in vivo suggeriscono che gli attivi del ginseng possono essere utilizzati in cosmetici funzionali e medicinali per le peculiarità antiage e antirughe, di guarigione e sbiancamento delle ferite, di stimolazione della crescita dei capelli e persino di inibizione delle cicatrici ipertrofiche e dei cheloidi.

La radice del ginseng stessa è, però, un’erba costosa e i singoli ginsenosidi lo sono ancor di più. Un’alternativa per abbassare i costi consiste nello sfruttare i materiali di scarto delle lavorazioni agroindustriali per trasformarli in materie prime dal valore aggiunto.

D’altro canto, inserire diversi componenti o frazioni di ginseng in ingredienti cosmetici può portare ad effetti addizionali o sinergici per il benessere cutaneo.

In futuro, la creazione di una strategia che preveda l’accostamento dei singoli costituenti del ginseng o dei suoi sottoprodotti per sviluppare cosmetici funzionali e/o medicinali specifici per la pelle potrebbe fare la differenza.

Ji-Hun Kim, Rami Lee, Sung-Hee Hwang, Sun-Hye Choi, Jong-Hoon Kim, Ik-Hyun Cho, Jeong Ik Lee, Seung-Yeol Nah, Ginseng and ginseng byproducts for skincare and skin health, Journal of Ginseng Research, 2024, ISSN 1226-8453; doi.org/10.1016/j.jgr.2024.09.006