Grazie al sistema bifasico che le caratterizza, ampiamente adattabile e capace d’incorporare molecole attive sia idrofile sia lipofile all’interno della fase dispersa o continua, le emulsioni sono frequentemente utilizzate come mezzo per lo sviluppo di cosmeceutici.
Le emulsioni Pickering (PE), stabilizzate da particelle solide, stanno guadagnando popolarità come alternativa a quelle stabilizzate con tensioattivi, principalmente a causa delle richieste da parte dei clienti di prodotti green e della necessità di metodi di produzione più economici ed ecologici.
Le particelle solide stabilizzanti forniscono, inoltre, un eccellente scudo protettivo sterico per le goccioline emulsionate, aderendo irreversibilmente all’interfaccia olio-acqua.
L’uso strategico di microparticelle o nanoparticelle nelle emulsioni Pickering migliora la stabilità e la reattività agli stimoli esterni, oltre ad evitare le problematiche associate ai tensioattivi.
La versatilità delle particelle include la capacità di incapsulare e fornire ingredienti attivi in modo efficiente, aprendo la strada a sistemi a rilascio controllato e alla somministrazione mirata mediante applicazioni topiche.
Veicoli per cosmeceutici: la revisione
Le emulsioni Pickering pongono diverse sfide, come il controllo reologico, e richiedono un ulteriore potenziamento della stabilità a lungo termine. Tali limitazioni potrebbero essere superate tramite l’introduzione di una rete di idrogel.
Il presente lavoro, pubblicato sull’European Journal of Pharmaceutics and Biopharmaceutics, esplora il potenziale degli idrogel di emulsione Pickering (PEH) come veicolo cosmeceutico innovativo.
Nello specifico, la revisione si apre con una panoramica sulle strategie di potenziamento della penetrazione cutanea. Procede, quindi, discutendo in maniera approfondita il potenziale dei cosmeceutici a base di emulsioni Pickering, sviscerandone le caratteristiche, la preparazione, i vari emulsionanti Pickering da impiegare, l’incapsulamento dei composti attivi e gli eventuali limiti.
Da ultimo, indaga la scalabilità e la fattibilità commerciale delle formulazioni di idrogel di emulsione Pickering (PEH), nonché le preoccupazioni su tossicità e biocompatibilità.
Conclusioni e sfide future
Gli idrogel di emulsione Pickering vantano benefici come la maggiore stabilità, la possibilità di creare prodotti naturali e biocompatibili, le texture perfezionate e il rilascio controllato di ingredienti attivi.
Poiché le preferenze dei consumatori continuano a cambiare, la versatilità e la sostenibilità li rendono uno strumento fondamentale per i formulatori.
Nonostante le prospettive apparentemente promettenti degli idrogel di emulsione Pickering, solo un piccolo sottoinsieme di bioattivi è stato studiato per il potenziale in cosmeceutici.
A questo si aggiunge la necessità di analizzare tossicità sinergica o effetti d’irritazione cutanea quando emulsioni Pickering e idrogel si uniscono per formare gli idrogel di emulsione Pickering e lo studio delle interazioni coi vari idrocolloidi, per un approccio caso per caso.
Anche l’interazione tra gli idrogel di emulsione Pickering e il microbiota cutaneo rimane in gran parte inesplorata. Si ipotizza che tali formulazioni possano modulare l’equilibrio microbico della pelle, promuovendone la salute.
L’incorporazione di prebiotici, probiotici o altri componenti microbici negli idrogel di emulsione Pickering potrebbe favorire il ripristino di un microbiota sano, specialmente in condizioni come acne o eczema.
Mancano approfondimenti sull’ottimizzazione delle composizioni degli idrogel per la somministrazione di ingredienti attivi.
Un altro aspetto d’interesse è la quantificazione dell’esatta estensione della durata di conservazione fornita dagli idrogel di emulsione Pickering rispetto alle emulsioni tradizionali e alle emulsioni Pickering per fornire un quadro più chiaro dei vantaggi commerciali.
Per di più, alla ricchezza di informazioni sull’analisi sensoriale di attivi ed emulsioni convenzionali si contrappone una conoscenza carente sulla valutazione sensoriale e strutturale delle emulsioni Pickering e, di conseguenza, degli idrogel di emulsione Pickering.
Da ultimo, per un sistema veramente sostenibile, è importante considerare non solo la tossicità delle materie prime utilizzate, ma anche l’energia richiesta per la loro produzione, le emissioni di CO2 durante il processo e la valutazione complessiva del ciclo di vita del prodotto finito.j
Akashni Rajoo, Sangeetaprivya P. Siva, Chin Siew Sia, Eng-Seng Chan, Beng Ti Tey, Liang Ee Low, Transitioning from Pickering emulsions to Pickering emulsion hydrogels: A potential advancement in cosmeceuticals, European Journal of Pharmaceutics and Biopharmaceutics, Volume 205, 2024, 114572, ISSN 0939-6411. https://doi.org/10.1016/j.ejpb.2024.114572