La bava di lumaca è un liquido limpido di colore giallo chiaro, caratterizzato da un pH intorno a 4,8 e da una densità di 102 g/mL. Esiste in tutto il mondo da secoli, fin dall’antica Grecia. Basti pensare che Ippocrate ne menzionava l’uso per lenire la pelle infiammata.
La mucina di lumaca contiene fattori di crescita, antiossidanti, acido ialuronico, glicosaminoglicani, glicoproteine, allantoina, acido glicolico, acido lattico, collagene ed elastina.
Negli ultimi anni, grazie alla vasta gamma di costituenti e ai potenziali benefici cutanei, questa sostanza è diventata sempre più popolare in ambito cosmetico. Il suo fascino è correlato all’origine animale e ai metodi di raccolta. Le potenzialità dei suoi componenti sono, tuttavia, ancora in fase di studio.
La review
Il presente lavoro, pubblicato sul Journal of Cosmetic Dermatology, indaga gli usi, le proiezioni economiche, i progetti del mercato globale e le limitazioni della bava di lumaca, al fine di chiarirne le potenzialità in campo cosmetico.
La revisione si apre con una descrizione delle funzioni mediche della sostanza in esame. In tal senso, sono chiarite le peculiarità antimicrobiche e di guarigione delle ferite e ne viene sviscerato l’impiego come veicolo di somministrazione di farmaci e biomateriale di rivestimento.
Sono poi discusse le applicazioni cutanee, in particolare come prezioso agente antiage, idratante, antiacne, depigmentante e cicatrizzante. La review analizza dunque le stime del mercato globale e le proiezioni per il futuro e termina con uno sguardo alle limitazioni d’impiego.
Le conclusioni
La composizione unica e la struttura bioadesiva della bava di lumaca non hanno eguali in altre sostanze presenti in natura e contribuiscono a renderla un ingrediente cosmetico interessante.
Le indagini sul mercato globale hanno rilevato stime che vanno da 457 milioni di dollari a 1,2 miliardi di dollari, con proiezioni al rialzo nel prossimo decennio.
Le previsioni economiche accentuano, inoltre, l’opportunità sia per i produttori di cosmetici, sia per i ricercatori di includere tale sostanza nella formulazione di prodotti beauty.
L’aumento della domanda di mucina di lumaca crea una maggiore pressione sui metodi di raccolta. Questo sottolinea quanto la necessità di habitat etici per la raccolta sia fondamentale.
Altre limitazioni includono valutazioni circa la commercializzazione, la prevenzione di reazioni avverse e irritazioni e la mancanza di studi clinici.
La necessità di un’estrazione etica, di un’adeguata consulenza e gestione da parte degli operatori e di studi clinici per convalidarne gli effetti sono, pertanto, i prossimi passi da affrontare per garantirne un utilizzo sicuro.
Singh N, Brown AN, Gold MH; Snail extract for skin: A review of uses, projections, and limitations; J Cosmet Dermatol. 2024; 23: 1113-1121. doi:10.1111/jocd.16269