
Esperimenti di fotolisi della clorfenesina, utilizzata come conservante nei prodotti cosmetici, sono stati eseguiti in soluzione acquosa e su una crema cosmetica.
Tre sottoprodotti risultanti dalla fotodegradazione UV-visibile diretta della clorfenesina sono stati caratterizzati mediante cromatografia (gas e liquido) accoppiata con spettrometria di massa tandem (GC-MS/MS e LC-HR MS/MS) e trovati in entrambe le soluzioni.
I test in vitro sui batteri Vibrio fischeri hanno mostrato che l’ecotossicità complessiva della clorfenesina aumenta con l’aumentare del tempo di irradiazione in entrambi i campioni.
I test in silico QSAR (Quantitative Structure Activity Relationship) sono stati eseguiti utilizzando T.E.S.T. (Strumento software per la stima della tossicità). Tra i composti di degradazione individuati, il 4-clorofenolo deve contribuire all’aumentata ecotossicità della soluzione fotolizzata poiché gli LC50 in silico stimati per tutti i test eseguiti sono sempre inferiori a quelli ottenuti per la clorfenesina.
Int J Cosmet Sci. 2022 Feb;44(1):10-19. doi: 10.1111/ics.12760. Epub 2022 Jan 24