La vitamina A e i suoi derivati sono tra gli ingredienti più efficaci per formulazioni cosmetiche che mirano a rallentare il processo di invecchiamento.

Il bakuchiol, derivato da Psoralea corylifolia, è emerso come un concorrente del retinolo: offre un profilo di tolleranza migliorato, ma con effetti leggermente più deboli su alcuni elementi di confronto.

In questo contesto si inserisce il cardo mariano (Silybum marianum Gaertn.), anche noto come carciofo selvatico, una pianta spinosa originaria dell’Europa, utilizzata nei rimedi erboristici tradizionali principalmente per i suoi polifenoli (flavonolignani), che includono silibina, isosilibina, silicristina e silidianina.

Silibina e pelle

La silibina è il composto biologicamente attivo più abbondante estratto dal cardo mariano e vanta le attività più significative. Ha un impatto su diversi percorsi cellulari, con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, ed effetti di modulazione dell’apoptosi, che proteggono le cellule da eventuali danni. In virtù del profilo d’azione, la silibina si configura come promettente per l’uso in applicazioni cosmetiche.

Estratto di Silybum marianum, retinolo e bakuchiol

La silibina condivide alcune catene laterali con retinolo e bakuchiol. Questa struttura chimica la rende, tuttavia, relativamente insolubile in acqua e le conferisce una bassa affinità per la pelle.

Il presente lavoro, pubblicato sul Journal of Cosmetic Dermatology, utilizza una combinazione di test in vitro ed ex vivo per indagare i potenziali effetti dell’estratto di Silybum marianumsulle cellule cutanee e sui recettori.

Lo studio comprende una sperimentazione clinica e, in tutti i test, confronta gli effetti dell’estratto di Silybum marianum con quelli dei due principali concorrenti, retinolo e bakuchiol.

Nello specifico, gli espianti di pelle di un donatore di 58 anni sono stati trattati con retinolo puro (0,1%), bakuchiol (0,2%) o estratto di Silybum marianum (0,8%). Dopo cinque giorni, sono stati analizzati i livelli di collagene e acido ialuronico.

È stato inoltre condotto uno studio controllato con placebo su 57 volontari, con prodotti applicati due volte al giorno per 56 giorni. I risultati sono stati misurati tramite AEVA-HE e VISA.

Un’alternativa promettente

I livelli di collagene III sono stati aumentati in misura considerevole dall’estratto di Silybum marianum, rispettivamente del 23% e del 16% se paragonato a bakuchiol e retinolo.

Rispetto al bakuchiol, il trattamento con estratto di Silybum marianum ha incrementato la produzione di acido ialuronico del 36%.

Nei test clinici, ha mostrato un’azione antirughe significativamente più forte, riducendo il numero di rughe sulla fronte del 21% e la loro circonferenza del 17%, con effetti simili al retinolo e migliori del bakuchiol.

Nell’autovalutazione, il 43% dei volontari ha segnalato disagio durante l’uso di retinolo.
Al contrario, la formulazione a base di estratto di Silybum marianum ha fornito le migliori prestazioni, con nessuna reazione evidenziata dai partecipanti.

Innalzando i livelli di collagene III e acido ialuronico nella pelle, l’ingrediente in questione apre la strada per la maturazione delle fibrille di collagene I e per una pelle più rimpolpata.

Grazie all’efficacia e al profilo di sicurezza potenziato, l’estratto di Silybum marianum potrebbe rappresentare la prossima generazione di alternative naturali ai retinoidi.

Boira C., Chapuis E., Lapierre L., Tiguemounine J., Scandolera A. and Reynaud R. (2025), Silybum marianum Extract: A Highly Effective Natural Alternative to Retinoids to Prevent Skin Aging Without Side Effects. J Cosmet Dermatol, 24: e16613. https://doi.org/10.1111/jocd.16613

 

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