In quanto solvente di composti aromatici idrofobici, l’etanolo funge da base per molti profumi convenzionali attualmente sul mercato. In alternativa alle formulazioni alcoliche, esistono oli profumati e profumi solidi quali emulsioni solide, pomate e gel.

Le nanoemulsioni, o sistemi colloidali liquidi, si configurano, invece, come un’affascinante possibilità senza alcol per i profumi a base acquosa.

Un emulsionante, una fase acquosa e una oleosa e occasionalmente un cosurfattante sono i componenti fondamentali di questo tipo di formulazione.

I metodi più frequentemente utilizzati per sviluppare nanoemulsioni sono tecniche a bassa energia, come il punto di inversione dell’emulsione e la temperatura di inversione di fase, e ad alta energia, come gli ultrasuoni e l’omogeneizzatore ad alta pressione.

Nanoemulsione olio in acqua

L’essenza di patchouli è estratta utilizzando le foglie dell’albero di patchouli ed è nota per le proprietà antimicrobiche, antinfiammatorie e cicatrizzanti.

L’α-pinene e il β-pinene presenti nell’olio possiedono attività antimicotiche. I sali organici con punti di fusione inferiori a 100 °C sono noti come liquidi ionici. Vantano eccellenti proprietà di solvatazione, una potente capacità solvente, un’elevata stabilità termica e una buona possibilità di riutilizzo, oltre ad essere non infiammabili e non volatili. La cetrimide, o bromuro di tetradeciltrimetilammonio, è un composto di ammonio quaternario conosciuto per le capacità antisettiche. Il sodio dodecil solfato è il sale sodico dell’organosolfato, un tensioattivo anionico. Entrambi questi tensioattivi trovano comunemente applicazione in ambito cosmetico. Combinandoli è stato ottenuto un liquido ionico, valido emulsionante.

Il presente lavoro, pubblicato sul Journal of the Indian Chemical Society, prende in esame lo sviluppo di nanoemulsioni olio in acqua (O/W) stabili e prive di etanolo, impiegando olio essenziale di patchouli con metodo ad alta energia a ultrasuoni, prezioso nel ridurre il quantitativo di emulsionante e nell’ottenere particelle di dimensione più piccola.

Nello specifico, la nanoemulsione di olio di patchouli è stata formata mescolando olio di patchouli, cetrimide, sodio dodecil solfato e acqua distillata. Le concentrazioni dell’olio e dell’acqua sono state mantenute costanti, rispettivamente di 0,2 ml e 1,8 ml, mentre quella dell’emulsionante è stata variata (0,5-2,0 ml).

La nanoemulsione a base acquosa sviluppata è stata caratterizzata definendo i seguenti parametri: indice di polidispersione, dimensione delle goccioline, pH, gravità specifica, profilo di odore e patch test.

Una fragranza per sapone

L’olio di patchouli ha un odore legnoso, terroso, leggermente dolce, secco e caldo. È ampiamente adoperato nei profumi come nota di base e fissativo.

La nanoemulsione allestita è risultata stabile e di colore giallastro e ha dimostrato una trasparenza significativa con una quantità relativamente piccola di emulsionante. L’indice di polidispersione più basso osservato è stato 0,154, mentre la dimensione minima delle goccioline pari a 120-121 nm.

La nanoemulsione preparata si è confermata idonea ad essere incorporata in una base di sapone sottoposta a valutazione sensoriale e dell’intensità della fragranza.

Aishwarya P. Mahalaxme, Kshama D. Lokhande, Madhuri A. Bhakare, Surajit Some, Formulation and development of water-based fragrance from Patchouli essential oil using novel surfactant, Journal of the Indian Chemical Society, Volume 102, Issue 1, 2025, 101533, ISSN 0019-4522, https://doi.org/10.1016/j.jics.2024.101533.

 

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