I rifiuti agricoli sono emersi a livello globale come punto focale di ricerca e innovazione nel quadro dell’economia circolare. In questo contesto si inseriscono i gusci di pistacchio, una risorsa sottoutilizzata con un potenziale notevole.

L’Iran, uno dei maggiori produttori di pistacchi al mondo, genera infatti ogni anno enormi quantità di gusci. Sfortunatamente, la maggior parte di questi materiali viene scartata in modo improprio con gravi conseguenze ambientali.

I gusci di pistacchio sono però ricchi in composti bioattivi, tra cui polifenoli e flavonoidi, rinomati per le proprietà lenitive, antibatteriche e antiossidanti, preziose per applicazioni cosmetiche.

Proprietà bioattive e metodi di estrazione

I recenti progressi nelle tecnologie di estrazione offrono soluzioni sostenibili per massimizzare il recupero di composti bioattivi dai gusci di pistacchio.

Tecniche come l’estrazione con fluido supercritico e i metodi assistiti da ultrasuoni hanno dimostrato la capacità di migliorare la resa e la purezza dei composti bioattivi impattando al contempo positivamente sull’ambiente.

Tali approcci innovativi non solo aumentano l’efficienza nell’utilizzo delle risorse, bensì si allineano anche agli obiettivi di sostenibilità globale, riducendo al minimo gli sprechi e promuovendo lo sviluppo di prodotti naturali ed ecocompatibili.

L’integrazione di tecnologie avanzate, in particolare della nanotecnologia, rappresenta un’ulteriore opportunità per migliorare l’efficacia e la biodisponibilità dei composti bioattivi derivati dai gusci di pistacchio.

Il presente lavoro, pubblicato su Cleaner Waste Systems, esamina sistematicamente le proprietà bioattive dei gusci di pistacchio, evidenziandone il potenziale industriale in formulazioni cosmetiche e per la personal care.

Nello specifico, vengono identificati composti chiave come polifenoli e flavonoidi, noti per gli effetti lenitivi, antibatterici e antiossidanti.

Grazie a una revisione strutturata della letteratura peer-reviewed, sono valutati metodi di estrazione avanzati, tra cui l’estrazione con fluido supercritico (SFE) e l’estrazione assistita da ultrasuoni (UAE).

Viene poi esplorata la nanotecnologia, un valido aiuto nel migliorare l’efficacia, la biodisponibilità e la stabilità dei prodotti derivati dal guscio di pistacchio.

Le conclusioni

I risultati rivelano il potenziale trasformativo dei bioattivi dai gusci di pistacchio nella formulazione di prodotti cosmetici e per la personal care ecocompatibili e sostenibili.

La duplice attenzione a tecnologie avanzate e a pratiche attente al pianeta sottolinea la compatibilità dell’impiego dei gusci di pistacchio nel settore della bellezza con i principi dell’economia circolare globale.

Diminuendo gli scarti agricoli e trasformandoli in risorse di alto valore, lo studio soprariportato fornisce una tabella di marcia per raggiungere benefici ambientali ed economici.

Da ultimo, propone spunti pratici per ricercatori, decisori politici e leader di settore, rimarcando il ruolo fondamentale delle procedure innovative nella promozione dello sviluppo sostenibile.

Nastaran Marzban Panah Maklavani, Mahdi Maskani, Saeed karimi, Systematic review of pistachio shell waste: Environmental applications, sustainable approaches, and nanotechnology insights, Cleaner Waste Systems, Volume 10, 2025, 100219, ISSN 2772-9125

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