Per la serie Perle Cosmetiche organizzata da SICC, Società Italiana di Scienze Cosmetologiche, si è svolto l’11 febbraio un webinar a due voci tutto dedicato alle fragranze dal titolo Conoscere il profumo. I relatori sono stati Giovanni D’Agostinis, direttore scientifico di Kosmetica e fondatore e direttore della Scuola di Profumeria di Accademia Tecniche Nuove, e Claudia Scattolin, Fragrance Designer laureata in Farmacia e prima italiana specializzata alla prestigiosa ISIPCA di Parigi.

Durante il webinar si è parlato sia degli aspetti tecnici sia di quelli riguardanti la creatività e il marketing nel mondo delle fragranze. «Una cosa è parlare di profumo, una cosa è parlare di fragranza»: così ha aperto la dissertazione Giovanni D’Agostinis, introducendo un concetto chiave del settore.

Le doti del profumiere

Il profumiere è un vero e proprio artista, capace di trasformare le materie prime in creazioni olfattive uniche, ha sottolineato D’Agostinis. A differenza di un semplice appassionato o di un tecnico del settore, il profumiere possiede doti specifiche, come una memoria olfattiva sviluppata, una curiosità innata e un lato immaginativo spiccato.

Come ha evidenziato Claudia Scattolin, si tratta di un talento che richiede un training costante ma che si può in qualche modo sviluppare. Il profumiere deve saper dosare gli ingredienti, combinare le essenze e creare armonie olfattive che evocano emozioni e sensazioni. La sua creatività si esprime attraverso la capacità di interpretare i brief tecnici, che indicano il prodotto in cui la fragranza sarà inserita, e di tradurre in profumo le visioni dei committenti.

Materie prime e processo produttivo

Le materie prime utilizzate per creare le fragranze possono essere naturali o sintetiche. Tra le materie prime, l‘alcol etilico è essenziale e quello derivato da cereali è considerato il migliore per la sua purezza.

Il processo di produzione industriale prevede diverse fasi, tra cui la macerazione, un momento cruciale in cui avviene il “matrimonio” tra fragranza e alcol, come ha spiegato D’Agostinis. A questa seguono la refrigerazione e la filtrazione, per garantire limpidezza e stabilità del prodotto.

Scattolin ha illustrato come la struttura chimica delle fragranze sia strettamente legata alla piramide olfattiva: le molecole più piccole e volatili costituiscono le note di testa, mentre le molecole più grandi e pesanti compongono le note di fondo, che persistono più a lungo. Anche le note marine, spesso utilizzate nelle fragranze estive, sono create con molecole di sintesi. Alcune sostanze, come le aldeidi, funzionano da booster olfattivi, amplificando la percezione di altre note.

Sicurezza, normativa e nuove tendenze

La sicurezza delle fragranze è un tema centrale. Durante il webinar, sono state poste diverse domande sulla sicurezza e sugli allergeni, soprattutto in relazione alle profumazioni d’ambiente, percepite come più enigmatiche anche da un punto di vista normativo.

Elio Mignini, direttore generale di SICC, in chiusura ha espresso una considerazione sulla crescente importanza dell’intelligenza artificiale nella gestione dei brief, prevedendo che in futuro sarà sempre più coinvolta nel processo di ideazione delle fragranze, pur affermando che il lato creativo non potrà essere completamente sostituito.

La profumeria di nicchia, in continua crescita in Italia, rappresenta un’opportunità per i consumatori di sperimentare fragranze uniche e originali, grazie alla presenza di punti vendita specializzati.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here