Identificazione di ingredienti nuovi o più performanti, ottimizzazione dei processi produttivi, miglioramento della customer experience, verifica e monitoraggio della sicurezza del prodotto, sviluppo della ricerca scientifica, creazioni di cosmetici che rispondono efficacemente alle richieste della pelle che cambia nelle epoche della vita, applicate anche agli apprendimenti promossi dalla scienza delle longevità: sono alcune dei campi che possono avvantaggiarsi dell’impiego di strumenti e nuove tecnologie, quale l’intelligenza artificiale (IA). A parlarne, in occasione dell’ultimo Making Cosmetics tenutosi a Milano il 20 e 21 novembre, sono stati Giulio Pirotta, del direttivo SICC (Società Italiana di Chimica e Scienze Cosmetologiche), e Chiara Bonucci, Sales & Marketing Manager Italy di BEAUTYSTREAMS.

IA, IA generativa, LLMs (Large Language Models)

Tutto parte dall’intelligenza, l’abilità di selezionare adeguate risposte a diversi stimoli e promuovere la sopravvivenza, applicata ed evoluta nell’artificiale, nelle sue varie declinazioni, ha sottolineato Pirotta.

In buona sostanza, l’IA consente di automatizzare e semplificare operazioni complesse, apprese da dati, propone e prendere decisioni, performa e assicura alcune funzioni cognitive a fronte di un minimo intervento umano.

Dall’IA prendono poi avvio altre funzioni e strumenti artificiali: il machine learning, ovvero algoritmi capaci di strutturare modelli, utili a un determinato scopo, sviluppati a partire da ampi data set, a fare previsione dal processamento dei dati; il deep learning, strumento che, ricorrendo all’uso di reti neurali, interagisce con il cervello umano, immagazzina dati e li processa attraverso interazioni e fa previsioni sempre più sofisticate sulla base di dati complessi e molto altro ancora.

Evoluzione dell’IA è l‘IA generativa che utilizza le LLMs, ampie rete neuronali, per creare dati virtuali, astrarre modelli impiegabili per la realizzazione di testi, video, immagini e dati virtuali. Quindi i LLMs vanno considerati come modelli di IA focalizzati sulla comprensione e generazione di testi molto simili a quelli prodotti dalla mente umana, che possono essere sfruttati in chatbots, per lo sviluppo di contenuti, per redigere traduzioni.

I LLMs, che includono ad esempio ChatGpT, Claude, Gemini, hanno, dunque, le skills necessarie per interpretare il contesto e produrre risposte di testo pertinenti, tuttavia non privi di rischi, in primo luogo la possibilità di generare falsi positivi e negativi, bias, ovvero risultati distorti, o di incappare in un’errata comprensione della richiesta.

Impiego dell’IA in cosmetica

L’IA trova applicazione nella ricerca e sviluppo, per favorire l’accelerazione del processo di ingredient discovery, per ottimizzare la messa a punto di formulazioni e sfruttare al meglio le potenzialità chimiche dei vari ingredienti, oltre che per velocizzare screening di prodotto, analisi dei costi, stabilità, sensorialità e valutare le performance di una formulazione

Inoltre, l’IA in cosmetica può contribuire al miglioramento della sicurezza di un prodotto, ad esempio può predire reazioni e irritazioni sulla base di modelli cutanei virtuali, può monitorare la sicurezza del prodotto nel tempo, anche attraverso l’analisi di recensioni degli utenti e auto-segnalazioni di effetti avversi, migliorandone le performance e la tollerabilità.

L’IA è un mezzo per ingaggiare l’utenza che può esser catturata grazie anche alla possibilità di try-on virtuali di prodotti di make-up e skincare a vantaggio della maggiore soddisfazione del cliente e della riduzione dei resi.

Può migliorare la customer experience rendendo possibili raccomandazioni e consigli personalizzati, fino all’ottimizzazione della supply chain.

L’IA generativa, in particolare, può supportare lo sviluppo di case study e aiutare a definire le migliori strategie di lancio di nuovi prodotti, assicurando la disponibilità del prodotto o della materia prima e riducendo gli sprechi.

La bellezza nell’era della longevità

Adattare la beauty routine a specifiche esigenze e periodi di vita, costruire la fedeltà del consumatore anche sulla base di un’offerta di soluzioni e un supporto personalizzato in funzione dell’età, quindi degli inevitabili cambiamenti della pelle del viso e del corpo: l’approccio, in ottica mantenimento nel tempo della bellezza, può essere applicato a tutti i settori della skincare, tenuto conto degli apprendimenti offerti dalla scienza della longevità.

Quest’ultima, ad esempio, per soddisfare le richieste di una pelle matura, suggerisce l’impiego di formulazioni contenenti ingredienti che possono contribuire al contrasto dell’invecchiamento, quali la sirtuina, specifiche proteine localizzate in diverse aree delle nostre cellule che regolano importanti processi biologici come la proliferazione cellulare, il metabolismo energetico, il riparo del dna e la difesa dall’infiammazione, il NAD+ (nicotinamide adenine dinucleotide), un coenzima presente in ogni cellula del nostro corpo che favorisce anch’esso la riparazione del dna, la stabilizzazione dei cromosomi o l’AMPK, la protein kinasi AMP attivata, enzima con un ruolo chiave nella omeostasi cellulare.

Per i capelli, cura, colore e styling devono incentrarsi sulla “gray-clusivity”, un movimento che dovrebbe essere abbracciato dai marchi per soddisfare una parte crescente della popolazione che si aspetta trattamenti personalizzati specificamente progettati per le loro fasce d’età, compreso trattamenti multi step per lo scalpo, servizi tricologici e prodotti appositamente studiati per i capelli bianchi.

Nel make-up, i cosmetici colorati non devono perdere di visa l’healthy looking skin, una pelle mantenuta bella e sana anche in età, grazie a prodotti che coniugano la qualità e il pregio a texture coprenti tali da garantire alle pelli mature benefici a lungo termine, nel rispetto della buona sensorialità.

L’universo della bellezza deve prendersi cura anche della skincare al maschile, con prodotti per prevenire la caduta dei capelli o altre problematiche legate all’andropausa, fra cui troviamo soluzioni miorilassanti per il corpo o che supportano il benessere cognitivo.

Anche i profumi sono orientati verso soluzioni studiate sui cambiamenti chimici della pelle che matura, con fragranze a lunga durata, sicure per le pelli sensibili e, se possibile, con specifiche potenzialità funzionali.

Non ultimo il packaging che, nel rispetto dell’aging, va progettato agevole e accessibile anche per persone con bisogni specifici, con caratteri e dimensioni di facile lettura, codici di colore e dosatori/erogatori intelligenti e di facile utilizzo che prevedano ad esempio alette laterali per rendere l’applicazione del puff più facile.