La Bellezza come cura è stato il titolo e il fulcro di un appuntamento al Senato della Repubblica che, lunedì 14 aprile, ha visto la presenza di importanti riferimenti del settore dermocosmetico.

Promosso dalla farmacista e cosmetologa Myriam Mazza e dalla sua associazione Ricomincio da Me, con il supporto del senatore Renato Ancorotti, presidente dell’intergruppo Benessere Salute e Bellezza, l’evento ha sottolineato l’importanza di un approccio multidisciplinare alla cura della persona, in cui la bellezza è intesa come benessere fisico ed emotivo.

Durante l’incontro, sono stati affrontati temi cruciali come il supporto ai pazienti oncologici attraverso protocolli di cura della pelle specifici, mirati a mitigare gli effetti collaterali delle terapie, l’importanza della bellezza come ponte tra culture, con un focus sull’etnocosmesi e il ruolo della dermocosmesi sociale nel migliorare la qualità della vita delle persone in condizioni di fragilità.

Per una dermocosmesi sociale

Il senatore Ancorotti, già presidente di Cosmetica Italia, ha sottolineato come «il benessere, la salute e la bellezza sono elementi interconnessi e fondamentali per la qualità della vita di ogni cittadino».

«La bellezza non può e non deve essere un privilegio, ma un diritto accessibile a tutti», ha detto Mazza, sottolineando l’importanza di un approccio multidisciplinare alla cura della persona come quello dell’associazione Ricomincio da Me, un progetto che, con il passare degli anni, è diventato un ente no-profit che opera su tutto il territorio nazionale, organizzando laboratori e iniziative informative sulla dermocosmesi oncologica, la paidocosmesi e l’etnocosmesi.

Il professor Antonino Di Pietro, dermatologo, tra i relatori dell’evento di Kosmetica 2025, ha sottolineato l’importanza della cura della pelle per i pazienti oncologici, affermando che «mantenere una pelle idratata, elastica e luminosa può dare un senso di normalità e forza, contribuendo a un atteggiamento positivo».

Il ruolo de La forza e il sorriso Onlus

L’evento ha visto anche la partecipazione di esponenti di Cosmetica Italia che hanno illustrato l’esperienza de La forza e il sorriso Onlus, progetto collettivo di responsabilità sociale del settore cosmetico a favore delle donne colpite da tumore attraverso la realizzazione di laboratori di bellezza gratuiti di skincare e make-up attivi in tutta Italia.

L’iniziativa, di puro supporto aggiuntivo alle cure mediche, ha l’obiettivo di offrire informazioni, idee e consigli pratici per fronteggiare gli effetti secondari delle terapie. Si rivolge a tutte le donne in cura che non vogliono rinunciare alla propria personalità, riconquistando senso di benessere e autostima.

«L’industria cosmetica offre un contributo essenziale allo sviluppo del sistema Paese e alla tutela del benessere delle persone grazie al suo valore economico, scientifico e sociale – ha evidenziato Renato Sciarrillo, vicepresidente di Cosmetica Italia –. Se si considera l’intero sistema economico della cosmesi, il fatturato generato è di 40 miliardi di euro. In più, il comparto è letteralmente guidato dalla scienza: basti pensare che circa il 6% del fatturato delle aziende viene investito in ricerca e sviluppo. Occorre poi ricordare che il cosmetico è un bene indispensabile, importante per l’autostima e la vita quotidiana: rientra appieno nella salvaguardia del benessere l’attività promossa da La forza e il sorriso Onlus che oggi raccontiamo in questa prestigiosa sede».

Filippo De Caterina, vicepresidente di Cosmetica Italia e membro del Comitato de La forza e il sorriso Onlus, ha aggiunto: «Nella quotidianità di ognuno di noi, i cosmetici accompagnano gesti che rispondono a esigenze fondamentali di igiene, cura di sé, benessere, prevenzione e protezione. Possiamo parlare di un vero e proprio valore sociale del cosmetico. È in questo scenario che risalta il valore de La forza e il sorriso Onlus».

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