Da anni la Humane Society International (HSI) si batte per l’eliminazione dei test animali dal mondo della cosmesi, per ragioni sia etiche che scientifiche.
In Europa questo traguardo è stato raggiunto da parecchio tempo, ma ci sono Paesi in cui è ancora possibile usare animali per testare gli ingredienti e i prodotti finiti. Recentemente la campagna #BeCrueltyFree della Hsi ha ricevuto sostegno da Unilever, la seconda compagnia di prodotti per la bellezza più grande al monouso e la prima, tra le top 10, a supportare attivamente la richiesta di un cambio legislativo per proibire i test animali.
La HSI si augura, ovviamente, che questa nuova collaborazione possa velocizzare il percorso verso una cosmesi priva di test animali: l’obiettivo è arrivare a eliminare questi test dai 50 maggiori mercati mondiali della bellezza entro il 2023. Unilever ha formalmente preso 3 grandi impegni: supportare HSI nelle sue richieste ai decisori del mondo sia per eliminare i test animali sia per la verifica dei prodotti finiti che per gli ingredienti cosmetici; lanciare una campagna per convincere le compagnie cosmetiche e le autorità legislative che la sicurezza per il consumatore viene proprio da test in vitro e similari; investire nella formazione dei futuri scienziati perché abbiano un approccio aperto ai test alternativi alla sperimentazione animali e li sappiano utilizzare.
Sono principalmente 10 i mercati su cui si sta impegnando attualmente la HSI: Australia, Brasile (dove non tutti gli stati sono ancora allineati), Canada, Cile, Messico, Filippine, Sud Africa, Sri Lanka, Vietnam e USA.
http://www.hsi.org/news/press_releases/2018/10/unilever-backs-bcf-global-100918-1.html