Ha aperto i lavori venerdì 21 marzo la Milan Longevity Summit, appuntamento che vede riunite le massime eccellenze mondiali nel campo della longevità per discutere le ricerche scientifiche più all’avanguardia su epigenetica, citizen science e su come scienza e innovazione possano democratizzare l’accesso a un invecchiamento sano e di qualità.
Venerdì l’Università degli Studi di Milano Statale ha ospitato la prima giornata del summit con la lectio magistralis del Premio Nobel Shinya Yamanaka, docente di biologia presso l’Università di Kyoto e di anatomia all’Università di San Francisco, che ha esplorato i recenti progressi nella ricerca sulle cellule staminali pluripotenti indotte (iPS).
Ad introdurre la lectio è stato Fabrizio D’Adda di Fagagna, biologo cellulare direttore di IFOM (Istituto Fondazione di Oncologia Molecolare). In apertura anche i saluti di Marina Brambilla, rettrice dell’Università degli Studi di Milano Statale, della senatrice Maria Alessandra Gallone, consigliere delegato del ministero dell’Università, della Ricerca e dell’Alta Formazione Artistica, di Roberto Giovanni Nisticò, presidente dell’AIFA (Agenzia italiana del farmaco), di Anna Scavuzzo, vicesindaco di Milano, Marilena Citelli Francese, presidente di BrainCircle Italia, e Alberto Beretta, presidente del Comitato scientifico.
Dopo la lectio magistralis di Yamanaka, una tavola rotonda ha visto gli interventi di Maria Carolina Florian, Group Leader presso IBIDELL, sulle strategie terapeutiche per il ringiovanimento delle cellule staminali; di Vittorio Sebastiano, professore associato di ostetricia e ginecologia presso l’Università di Stanford, sul ringiovanimento ovarico per prolungare la vita riproduttiva; di Valerio Orlando, professore di epigenetica, capo del programma di ricerca sull’epigenetica ambientale della KAUST (Arabia Saudita) su Yin e Yang e infiammazione.
Nel pomeriggio, un’altra tavola rotonda, dedicata questa volta alle ricerche e ai modelli che possono essere applicati per favorire una lunga vita in salute. A moderare la tavola rotonda, Antonella Santuccione Chadha, medico e neuroscienziata, esperta di medicina di genere di precisione e CEO dell’organizzazione no-profit Women’s Brain Project.
Tra gli interventi, quelli di Valentina Bollati, responsabile del laboratorio di Epigenetica ambientale presso l’Università degli Studi di Milano Statale, sul tema dell’epigenetica e dell’influenza del comportamento sull’invecchiamento; di Camillo Ricordi, direttore emerito dell’Istituto Ricerche sul Diabete dell’Università di Miami, sulla democratizzazione della longevità e dei diretti effetti sulla sostenibilità del sistema sanitario; di John Wong, docente di Scienze mediche presso l’Università Nazionale di Singapore, sull’esperienza modello della città-Stato del sud-est asiatico; di Elia Biganzoli, docente di statistica medica presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano Statale, sul tema della citizen science come nuovo modello.
A chiudere la giornata Valerio Orlando, docente di epigenetica e capo del programma di ricerca sull’epigenetica ambientale della KAUST, University King Abdullah per la Scienza e la Tecnologia, in Arabia Saudita.
Il Milan Longevity Summit proseguirà fino al 29 marzo. Maggiori informazioni sul sito: www.milanlongevitysummit.org