I requisiti di prestazione dei prodotti detergenti comprendono la rimozione efficiente di inquinanti ambientali, trucco, sebo e microrganismi dalla superficie cutanea.

Le schiume cosmetiche rappresentano una categoria innovativa per l’igiene della pelle. Vantano vantaggi quali la facilità di applicazione e la rimozione efficace e rapida di impurità sia idrofile sia lipofile. Sono, tuttavia, termodinamicamente instabili e richiedono, pertanto, attenti studi formulativi volti a garantire la stabilità del prodotto. La composizione delle schiume deve inoltre essere ben scelta per assicurare efficienza e proprietà sensoriali.

Per comprendere appieno i componenti e processi di formulazione che influenzano il prodotto finito e raggiungere uno sviluppo basato sulla qualità, diventa quindi molto importante abbracciare un approccio Quality by Design (QbD).

L’importanza del Quality by Design

La formulazione di schiume cosmetiche nell’ambito del framework Quality by Design (QbD) considera le caratteristiche specifiche del preparato e ne accelera il processo di sviluppo.

La metodica in questione prevede una fase di profilazione, con la selezione di un profilo di prodotto target di qualità (QTPP) e la determinazione degli attributi critici di qualità (CQA).

Aspetto e dimensione delle bolle, viscosità del liquido, schiumosità, densità della schiuma, consistenza e rilascio dei principi attivi sono solo alcune delle caratteristiche importanti per la qualità della mousse.

Il concetto di Quality by Design prevede solitamente l’uso del Design of Experiments (DoE) come strumento di mitigazione del rischio, che può condurre ad uno spazio di progettazione descritto come combinazione multidimensionale e interazione di variabili di input che si sono dimostrati garanti della qualità del prodotto.

La creazione di cosmetici mediante il Design of Experiments (DoE) ha il vantaggio di quantificare le relazioni tra variabili rischiose e proprietà del cosmetico, consentendo la previsione di condizioni sperimentali idonee a favorire le peculiarità desiderate.

Il presente lavoro, pubblicato su Gels, fornisce un quadro completo per comprendere la variabilità nelle caratteristiche di una mousse detergente contenente tensioattivi delicati e ingredienti atti ad assicurare proprietà adeguate all’igiene della pelle secca.

I fattori che influenzano gli attributi di qualità di questa tipologia cutanea sono stati analizzati mediante Design of Experiments (DoE), portando ad una formulazione ottimale.

La novità della ricerca risiede nella combinazione di ingredienti preziosi per i potenziali effetti sinergici e complementari nella pulizia della cute secca e nell’applicazione di un approccio Quality by Design (QbD) per sviluppare e ottimizzare il preparato.

Nello specifico, lo studio prende in esame gli effetti della variazione della concentrazione di tensioattivi delicati, polioli e agenti gelificanti sulle proprietà dei gel e dei prototipi allestiti.

Rapporto gel, tensioattivi, polioli

Sono state osservate influenze significative dei fattori di formulazione: un rapporto aumentato di gomma xantana ha determinato un impatto positivo sulla consistenza del gel, mentre concentrazioni più elevate di tensioattivi hanno influito negativamente su questi parametri.

È stato, inoltre, riscontrato che l’incremento del rapporto di polioli incide in misura negativa sulla proprietà schiumogena e sulla stabilità del cosmetico finito.

Lo studio ha stabilito una formulazione ottimale di una mousse detergente con un rapporto di 0,45% di gomma xantana, 26,19% di tensioattivi e 2,16% di polioli da utilizzare per l’igiene della pelle secca.

Bogdan C, Safta DA, Iurian S, Petrușcă DR, Moldovan M-L; QbD Approach in Cosmetic Cleansers Research: The Development of a Moisturizing Cleansing Foam Focusing on Thickener, Surfactants, and Polyols Content; Gels. 2024; 10(8):484. https://doi.org/10.3390/gels10080484