Componente predominante del luppolo e rappresentante del gruppo dei calconi (intermedi nella biosintesi dei flavonoidi), lo xantumolo (XN, 2′,4,4′-triidrossi-6′-metossi-3′-(3-metilbut-2-en-1-il) calcone) è una polvere gialla inodore.

È insolubile in acqua e ben solubile in alcoli (metanolo, etanolo) e nelle miscele alcol/acqua, esteri di acidi carbossilici (acetato di etile), eteri (dietiletere), chetoni (acetone) o alogenuri alchilici (cloroformio). In condizioni standard, rimane chimicamente stabile.

Xantumolo in cosmesi: la review

Grazie all’ampio spettro di attività biologiche, lo xantumolo ha suscitato interesse in molti settori industriali, cosmesi compresa. La bassa solubilità in acqua ne limita l’applicazione in alcune aree. La polarità può essere aumentata mediante complessazione, utilizzando ciclodestrine o biotrasformazioni glicosidiche. Il suo isomero, l’isoxantumolo, è più solubile, ma molto meno biologicamente attivo.

Il presente lavoro, pubblicato sull’International Journal of Molecular Sciences, offre una panoramica sui meccanismi d’azione e sulle applicazioni dello xantumolo in cosmetologia e dermatologia.

Nello specifico, la revisione ne sviscera le proprietà antiossidanti, antimicrobiche, depigmentanti, lenitive, antiage, antiacne, protettive e acceleranti la guarigione delle ferite. Si conclude con uno sguardo alle prospettive future.

Un ingrediente, molteplici potenzialità

I dati raccolti confermano lo xantumolo come uno scavenger di radicali liberi idrossilici e del superossido. L’ingrediente in questione vanta capacità antimicrobiche: mostra, infatti, attività antibatterica contro Staphylococcus aureus, Staphylococcus pyogenes, Staphylococcus epidermidis e Propionibacterium acnes.

Esercita, inoltre, un effetto inibitorio sulla tirosinasi (ostacola l’ossidazione di l-tirosina e l-DOPA), ma influenza anche il trasporto del pigmento (attraverso un decremento del numero e della lunghezza dei dendriti) e la sua degradazione (attraverso danni ai melanosomi).

È stato dimostrato che lo xantumolo inibisce i diversi percorsi di attivazione della risposta premeditata nei macrofagi e riduce la secrezione delle citochine proinfiammatorie TNF-α, IL-6 e IL-1β.

Migliora anche l’elasticità della pelle, diminuendo l’attività dell’elastasi e delle metalloproteasi (MMP) 1, 2 e 9, e aumenta l’espressione del collagene di tipo I, III e V, così come dell’elastina e della fibrillina nei fibroblasti cutanei.

Agisce contro i principali fattori che contribuiscono alla patogenesi dell’acne inibendo i mediatori proinfiammatori (ad esempio, COX-2, PGE2, IL-1β e TNF-α). Mostra azione antibatterica contro P. acnes e S. aureus, oltre a proprietà seboregolatrici e antiossidanti.
Da ultimo, lo xantumolo può essere utilizzato per accrescere il potenziale degli altri ingredienti funzionali presenti in formula.

Kołodziejczak A, Dziedzic M, Algiert-Zielińska B, Mucha P, Rotsztejn H. A Novel Look at Mechanisms and Applications of Xanthohumol (XN) in Dermatology and Cosmetology. International Journal of Molecular Sciences. 2024; 25(22):11938. https://doi.org/10.3390/ijms252211938

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here